I POST

I POST
I POST - clikka sull'immagine

consenso

4) Barra alternativa in basso Se invece preferite la soluzione ancora meno invasiva, potete installare la barra delle notifiche dei cookie nella parte bassa del blog, andando ad incollare quest'altro codice prima del tag :

mercoledì 26 febbraio 2014

5. L'EGITTO, DALLA PRIMAVERA ARABA ALL’AUTUNNO ISLAMICO - Seconda Parte



Dopo che i Militari presero il potere, sembrò opportuno che in quel delicato momento le forze al potere, al fine di stroncare l’opposizione fondamentalista islamica, non cedessero alla tentazione di mettere fuorilegge la Fratellanza Musulmana, che lottava per il ritorno di Morsi. Infatti, nonostante il potere fosse tornato nelle mani dei Militari, i Fratelli Musulmani mantenevano il loro ascendente su parte della popolazione, e conservavano la loro sfera di influenza su istituzioni sociali, costruita in molti decenni investendo in attività filantropiche. I Militari decisero di mettere al bando la Fratellanza Musulmana. Questa iniziativa aveva le potenzialità per cancellare la fragile demarcazione fra fondamentalismo e terrorismo, spingendo le frange estreme della Fratellanza verso una deriva terroristica, che poteva - e può - trascinare il Paese verso una guerra civile, simile a quella che insanguinò l’Algeria, dove la vanificazione da parte dei militari dei risultati delle elezioni al fine di evitare che il Paese cadesse in mano agli islamici, ebbe conseguenze tragiche, causando quasi un decennio di cruenta guerra civile le cui vittime forse furono più di duecentomila. Paradossalmente la componente islamica Salafita invece sembrò vicina all’esercito, avendo apprezzato particolarmente la rimozione di Morsi e il conferimento dell’incarico a Mansur, ritenendo che l’Egitto avesse bisogno di un nuovo leader. In Egitto nemmeno il fronte islamico è compatto. La scissione fra Salafiti e Fratelli Musulmani riflette una diversa posizione che va oltre i confini dell’Egitto, in quanto sia i Fratelli musulmani, sia il partito Al Nur di matrice salafita hanno protettori stranieri. La Fratellanza Musulmana è sostenuta dal Qatar, che tuttavia negli ultimi tempi, anche a seguito di mutamenti politici interni, ha diminuito la sua influenza esterna; i Salafiti invece sono protetti dall’Arabia Saudita, dove il Wahabismo, che propone una visione radicale ed estremizzata dell’Islam, è l'ideologia dominante. In tutti i Paesi interessati dalla Primavera araba il Qatar ha sostenuto le filiali nazionali dei Fratelli Musulmani e i movimenti islamisti moderati, come il partito Al Nahda in Tunisia.Il Qatar e l’Arabia Saudita forniscono ai loro protetti aiuti finanziari, politici e diplomatici. Al Jazeera, il canale televisivo del Qatar, ha prestato ogni possibile appoggio al governo di Morsi: conseguentemente, dopo la destituzione del Presidente esponente della Fratellanza, in Egitto le sue trasmissioni sono state vietate e la sede del canale televisivo ha subito perquisizioni e arresti.L’Egitto non è il solo campo nel quale si contendono una possibile influenza politica e religiosa le due monarchie leader del mondo arabo, quella del Qatar e quella dell’Arabia Saudita. Dopo il rovesciamento del regime di Gheddafi, il Qatar e l’Arabia Saudita hanno iniziato la lotta in Africa per appropriarsi dei progetti legati agli esiti della crisi libica. In Etiopia invece i Salafiti subirono molte defezioni: conseguentemente l’Arabia Saudita ridimensionò le sue mire in quel territorio, mentre in maniera simmetricamente opposta il Qatar ha incrementato le sue attività. In conclusione, gli esiti della rivoluzione egiziana sono emblematici di come i moti della Primavera araba, che hanno avuto all’inizio una matrice laica, abbiano progressivamente virato con l'ascesa dei Fratelli Musulmani verso esiti fondamentalisti, determinando una reviviscenza dell’integralismo islamico. Nel corso di questi tumulti per la prima volta in quel contesto geopolitico sono stati richiesti sistemi politici che, oltre a governare con giustizia, assicurassero libertà e democrazia, quasi a reclamare l’avvento di quell’Illuminismo che ha segnato così profondamente l’occidente e che è mancato nella storia dei popoli arabi. Con il potere nelle mani dei militari, si è cercato di estromettere la componente islamica, quella più radicale dei Salafiti e quella più moderata dei Fratelli Musulmani. Tuttavia, il Paese continua a vivere una condizione di divisione interna e di contrasti. La pacificazione e l'ordine sociale sono ancora lontani.

(fine)