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venerdì 14 febbraio 2014

14. IL CONCETTO DI LIBERTA' NEL MONDO ARABO




Il mondo arabo è caratterizzato  generalmente da regimi autoritari. La motivazione di questa caratteristica risiede nella modalità storiche della genesi degli Stati arabi.  Gli Stati arabi fin dalle loro origini non hanno recepito l’esigenza di sviluppare un’organizzazione amministrativa, ma si sono articolati su base tribale,  attribuendo la gestione del potere periferico a clan locali, che costituivano l'unità territoriale elementare. La tribù, che aveva una specifica autonomia, omogeneità culturale e autosufficienza, esercitava una forma localizzata di gestione del potere. Mancava qualsiasi forma di democrazia diretta o rappresentativa; l’attribuzione del potere era fondata su meccanismi dinastici, di anzianità o su forme pseudo-istituzionali, che predeterminavano automaticamente il destinatario di funzioni di governo sulla comunità: era del tutto estraneo a questo modello organizzativo qualsiasi strumento che assicurasse facoltà di libera scelta. Gli Stati arabi che ereditarono la cultura giuridica della società tribale, non si fondavano pertanto sui diritti di libertà e di uguaglianza prerogativa delle democrazie; in essi rilevava solo che si governasse secondo giustizia. Infatti, mentre un membro della comunità tribale poteva aspirare a poteri di governo solo se apparteneva ad una specifica linea dinastica o fosse titolare di aspettative di poteri governo in virtù di meccanismi di automatica predeterminazione, la condizione di un qualsiasi individuo si esauriva nell’accettare pacificamente di essere governato da altri purché tale supremazia venisse esercitata con equità. Gli Stati arabi, al momento della loro nascita, riconoscendo la preesistente struttura tribale e demandando alla tribù la gestione locale del potere, ne ottenevano come corrispettivo la fedeltà ed il sostegno ai rispettivi regimi. Nel corso della Primavera Araba per la prima volta i popoli arabi hanno richiesto sistemi politici che, oltre a governare con giustizia, assicurassero libertà e democrazia. I popoli arabi, nel richiedere questi diritti, non potevano avere come modello le democrazie occidentali, ma la piena applicazione dei valori dell’Islam,  gli unici in grado di assicurare uno Stato perfetto, oltre che giusto. Anche per questa ragione la Primavera Araba, pur essendosi originata da movimenti laici,  è approdata ad esiti fondamentalisti.



NEWS DAL MONDO ARABO E ISLAMICO



Sono le donne musulmane nel Regno Unito coloro che più possono dissuadere figli, mariti e fratelli dal raggiungere la Siria per unirsi ai combattenti anti-Assad, cosa che avviene sempre più frequentemente. Ne sono convinte le autorità britanniche, che lanciano oggi una vasta campagna rivolta proprio alle donne musulmane perché assumano un ruolo attivo contro il fenomeno. Si tratta di una campagna nazionale, con eventi previsti in particolare a Londra, Birmingham e Manchester.

(Ansa)


Il presidente siriano Bashar al Assad ha firmato nelle ultime ore un decreto per la formazione della Suprema commissione elettorale, incaricata di monitorare le elezioni presidenziali del prossimo 3 giugno. Il voto, il primo da mezzo secolo aperto a più candidati, si svolge in un Paese sconvolto da più di tre anni di violenze, durante le quali circa la metà della popolazione ha dovuto abbandonare le proprie case e oltre 150mila persone sono morte.  

(Ansa)



Un soldato e' rimasto ferito nei violenti scontri armati tra esercito tunisino e miliziani islamici salafiti nella zona industriale del governatorato di Kasserine, al confine con l'Algeria: lo ha riferito il portavoce del ministero della Difesa tunisino. A Kasserine, ormai da giorni i rifugi degli uomini di al Qaeda sono bombardati con l'artiglieria pesante.

(AGI)



Saranno centinaia di migliaia i turisti di fede islamica che si recheranno a Milano in occasione dell’Esposizione Universale. Per la loro accoglienza, il Comune della città sta già lavorando ad un progetto per realizzare una moschea provvisoria. Un luogo di culto, si intende, che sia all’altezza sia dell’evento sia del target a cui è destinato.

(UrbanPost)



La compagnia di bandiera degli Emirati Arabi Etihad tratta punto su punto con Alitalia. Gli arabi sono interessati a investire, ma non c'è spazio per la beneficenza.  Qualcuno forse pensava che sarebbe

arrivato lo sceicco con un assegno in bianco a prendersi in carico tutti i problemi che affliggono Alitalia. Qualcuno forse pensava che, forti di una disponibilità enorme di petrodollari, gli arabi non si sarebbero fatti impressionare da conti in rosso, debiti con le banche, rapporti con i sindacati, dispute territoriali sugli aeroporti. Qualcuno lo pensava, ma probabilmente ora già non lo pensa più. Forse non ci sono più gli sceicchi di una volta.
(HuffingtonPost)