C’è una
principale divisione all’interno dell’Islam: quella fra Sunniti e Sciiti. I
Sunniti sono il 90-80% circa dei musulmani, mentre il rimanente 10-20% è di
professione sciita, e si trova prevalentemente in Iran. La fede islamica, sia
essa di professione sunnita o sciita, si fonda su cinque pilastri. Il primo è
la professione di fede, ovvero il riconoscimento di Allah come unico Dio e di
Maometto come Suo unico profeta. Il secondo prescrive ai fedeli la
preghiera quotidiana, che si articola in
cinque momenti della giornata e si recita rivolti verso la Mecca. Il terzo
pilastro riguarda la carità nei confronti dei poveri della comunità:
l’esercizio di questa pratica, oltre a adempiere a un obbligo di solidarietà
etica e sociale, ha una funzione purificatrice. Il quarto pilastro è il
rispetto del Ramadan, che celebra la prima rivelazione a Maometto:
consiste nell’osservanza di un digiuno che include l’astinenza dal mangiare,
dal bere, dal fumare, dal profumarsi e dai rapporti sessuali. Il Ramadan corrisponde
al nono mese del calendario islamico, che è un calendario lunare, con mesi che
hanno una durata variabile che dipende dal succedersi dei noviluni.
Conseguentemente l’inizio e la fine del Ramadan variano rispetto al nostro
calendario. Il digiuno e l'astinenza si praticano ogni giorno dall’alba al
tramonto per un periodo di un mese circa. Durante il Ramadan, il fedele
dovrebbe trascorrere parte del tempo in preghiera e meditazione. Lo scopo del Ramadan
è sia penitenziale che di rafforzamento dell’autodisciplina, della pazienza
e dell’autocontrollo.Il quinto pilastro è il pellegrinaggio a La Mecca, che
ogni fedele musulmano in grado di intraprenderlo (sia economicamente che
fisicamente) deve effettuare obbligatoriamente almeno una volta nella vita. Ai
pellegrini, durante i riti a La Mecca, si prescrive di indossare una semplice
veste bianca, simbolo dell’uguaglianza di tutti i fedeli di fronte ad Allah a
prescindere dalle differenze sociali, culturali, economiche o di provenienza geografica.
Davanti a Dio, privati di ogni orpello che derivi dalle contingenze della
realtà terrena, si dovrebbe realizzare anche da un punto di vista esteriore una
perfetta uguaglianza di tutti i fedeli. Nel corso del pellegrinaggio
costituisce un evento fondamentale la visita alla Kaaba, una costruzione
sacra a forma di cubo che si trova al centro della Mecca. L’edificio, che
esisteva già in età preislamica, fu più volte restaurato in relazione ai
danneggiamenti che frequentemente subiva anche a causa di piogge impetuose. Nel
corso di uno di questi restauri, il giovane Maometto, non ancora prescelto come
profeta, partecipò alla collocazione in un angolo dell’edificio della pietra
che secondo la tradizione si riteneva fosse l’ultimo resto della Casa Antica,
fatta portare da Dio sulla terra dal Paradiso e andata pressoché interamente
distrutta durante il Diluvio Universale. Secondo un’altra tradizione popolare,
la Pietra Nera sarebbe l’occhio di un angelo che dovrebbe prendere nota dei
pellegrini che adempiono l’obbligo di effettuare il pellegrinaggio alla Mecca;
altri ritengono che la Pietra Nera sia un meteorite bianco che dopo essere
precipitato sulla terra avrebbe assunto il colore nero avendo assorbito tutti i
peccati dell’uomo. Il rito alla Kaaba consiste in sette giri a piedi in
senso antiorario intorno all’edificio.
Nigeria,
oltre cento studentesse sequestrate da commando islamico; il rapimento di massa avvenuto il 14 aprile a
Chibok, nello stato di Borno. Il sospetto che ad agire siano stati i 'talebani
africani' di Boko Haram. (Corriere della Sera)
Sembrava cosa fatta, invece la trattativa
che permetterà alla compagnia aerea degli Emirati Arabi Etihad di
rilevare la nostra Alitalia si è arenata: a causa di intoppi e cavilli legali e finanziari gli accordi hanno
subito una battuta
d’arresto. Sul tavolo problemi da risolvere, questioni di
carattere fiscale, legale e finanziario retaggio del passato della compagnia italiana. (Urbanpost)
Demolire il più' antico monastero del mondo, quello di
Santa Caterina, costruito 15 secoli fa dall'imperatore Giustiniano nel cuore
del Sinai meridionale, e dal 2000 patrimonio dell'Unesco. E' la richiesta,
destinata a sollevare proteste e scalpore non solo tra i fedeli cristiani,
fatta da un generale in pensione dell'esercito egiziano, Ahmed Ragai Attiya,
che denuncia la minaccia alla sicurezza nazionale dell'Egitto causata dalla
presenza nel complesso di 25 stranieri, ovvero i monaci greci ortodossi che lo
gestiscono. (AnsaMed)
E’
entrato in vigore in questi giorni in Brunei il nuovo Codice penale basato
sulla legge islamica che include
arcaiche sanzioni come la flagellazione e la lapidazione a morte, alcune
applicabili anche ai non musulmani. Come appreso dall'agenzia Fides, il nuovo
Codice, che sarà introdotti in tre fasi nel corso dei prossimi due anni, ha ricevuto
critiche all’interno e fuori dal Paese. In una lettera inviata al sultano del
Brunei e condivisa con l’agenzia Fides, la Commissione internazionale dei
giuristi afferma che il nuovo Codice
penale viola gli standard internazionali sui diritti umani. I giuristi criticano
le sanzioni comminate che costituiscono tortura o sono pene crudeli, disumane e
degradanti e denunciano la violazione di diritti come la libertà di religione,
di opinione e di espressione. In Brunei, gli stessi fedeli musulmani, che affronteranno
dure sanzioni per reati come rapina e adulterio, esprimono preoccupazioni
soprattutto sui social media. Chi commette apostasia, lasciando l’islam,
rischia la pena di morte. Criticare o disprezzare l’islam sarà punibile con la
morte o con 30 anni di carcere e 40 frustate.
In Brunei, il 30% della popolazione è composto da minoranze non
islamiche. I cristiani delle diverse confessioni sono, nel complesso, circa il
13%. La Chiesa cattolica nel piccolo sultanato ha un Vicariato apostolico con
tre chiese parrocchiali, tre preti e nel complesso 20 mila cattolici.
(RadioVaticana)