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sabato 15 febbraio 2014

13. BREVI CENNI SULLA FEDE ISLAMICA - I CINQUE PILASTRI




C’è una principale divisione all’interno dell’Islam: quella fra Sunniti e Sciiti. I Sunniti sono il 90-80% circa dei musulmani, mentre il rimanente 10-20% è di professione sciita, e si trova prevalentemente in Iran. La fede islamica, sia essa di professione sunnita o sciita, si fonda su cinque pilastri. Il primo è la professione di fede, ovvero il riconoscimento di Allah come unico Dio e di Maometto come Suo unico profeta. Il secondo prescrive ai fedeli la preghiera  quotidiana, che si articola in cinque momenti della giornata e si recita rivolti verso la Mecca. Il terzo pilastro riguarda la carità nei confronti dei poveri della comunità: l’esercizio di questa pratica, oltre a adempiere a un obbligo di solidarietà etica e sociale, ha una funzione purificatrice. Il quarto pilastro è il rispetto del Ramadan, che celebra la prima rivelazione a Maometto: consiste nell’osservanza di un digiuno che include l’astinenza dal mangiare, dal bere, dal fumare, dal profumarsi e dai rapporti sessuali. Il Ramadan corrisponde al nono mese del calendario islamico, che è un calendario lunare, con mesi che hanno una durata variabile che dipende dal succedersi dei noviluni. Conseguentemente l’inizio e la fine del Ramadan variano rispetto al nostro calendario. Il digiuno e l'astinenza si praticano ogni giorno dall’alba al tramonto per un periodo di un mese circa. Durante il Ramadan, il fedele dovrebbe trascorrere parte del tempo in preghiera e meditazione. Lo scopo del Ramadan è sia penitenziale che di rafforzamento dell’autodisciplina, della pazienza e dell’autocontrollo.Il quinto pilastro è il pellegrinaggio a La Mecca, che ogni fedele musulmano in grado di intraprenderlo (sia economicamente che fisicamente) deve effettuare obbligatoriamente almeno una volta nella vita. Ai pellegrini, durante i riti a La Mecca, si prescrive di indossare una semplice veste bianca, simbolo dell’uguaglianza di tutti i fedeli di fronte ad Allah a prescindere dalle differenze sociali, culturali, economiche o di provenienza geografica. Davanti a Dio, privati di ogni orpello che derivi dalle contingenze della realtà terrena, si dovrebbe realizzare anche da un punto di vista esteriore una perfetta uguaglianza di tutti i fedeli. Nel corso del pellegrinaggio costituisce un evento fondamentale la visita alla Kaaba, una costruzione sacra a forma di cubo che si trova al centro della Mecca. L’edificio, che esisteva già in età preislamica, fu più volte restaurato in relazione ai danneggiamenti che frequentemente subiva anche a causa di piogge impetuose. Nel corso di uno di questi restauri, il giovane Maometto, non ancora prescelto come profeta, partecipò alla collocazione in un angolo dell’edificio della pietra che secondo la tradizione si riteneva fosse l’ultimo resto della Casa Antica, fatta portare da Dio sulla terra dal Paradiso e andata pressoché interamente distrutta durante il Diluvio Universale. Secondo un’altra tradizione popolare, la Pietra Nera sarebbe l’occhio di un angelo che dovrebbe prendere nota dei pellegrini che adempiono l’obbligo di effettuare il pellegrinaggio alla Mecca; altri ritengono che la Pietra Nera sia un meteorite bianco che dopo essere precipitato sulla terra avrebbe assunto il colore nero avendo assorbito tutti i peccati dell’uomo. Il rito alla Kaaba consiste in sette giri a piedi in senso antiorario intorno all’edificio.





NEWS DAL MONDO ARABO E ISLAMICO



Nigeria, oltre cento studentesse sequestrate da commando islamico; il rapimento di massa avvenuto il 14 aprile a Chibok, nello stato di Borno. Il sospetto che ad agire siano stati i 'talebani africani' di Boko Haram.      (Corriere della Sera)



Sembrava cosa fatta, invece la trattativa che permetterà alla compagnia aerea degli Emirati Arabi Etihad di rilevare la nostra Alitalia si è arenata: a causa di intoppi e cavilli legali e finanziari gli accordi hanno subito una battuta d’arresto. Sul tavolo  problemi da risolvere, questioni di carattere fiscale, legale e finanziario retaggio del passato della compagnia italiana.     (Urbanpost)



Demolire il più' antico monastero del mondo, quello di Santa Caterina, costruito 15 secoli fa dall'imperatore Giustiniano nel cuore del Sinai meridionale, e dal 2000 patrimonio dell'Unesco. E' la richiesta, destinata a sollevare proteste e scalpore non solo tra i fedeli cristiani, fatta da un generale in pensione dell'esercito egiziano, Ahmed Ragai Attiya, che denuncia la minaccia alla sicurezza nazionale dell'Egitto causata dalla presenza nel complesso di 25 stranieri, ovvero i monaci greci ortodossi che lo gestiscono.     (AnsaMed)



E’ entrato in vigore in questi giorni in Brunei il nuovo Codice penale basato sulla  legge islamica che include arcaiche sanzioni come la flagellazione e la lapidazione a morte, alcune applicabili anche ai non musulmani. Come appreso dall'agenzia Fides, il nuovo Codice, che sarà introdotti in tre fasi nel corso dei prossimi due anni, ha ricevuto critiche all’interno e fuori dal Paese. In una lettera inviata al sultano del Brunei e condivisa con l’agenzia Fides, la Commissione internazionale dei giuristi  afferma che il nuovo Codice penale viola gli standard internazionali sui diritti umani. I giuristi criticano le sanzioni comminate che costituiscono tortura o sono pene crudeli, disumane e degradanti e denunciano la violazione di diritti come la libertà di religione, di opinione e di espressione. In Brunei, gli stessi fedeli musulmani, che affronteranno dure sanzioni per reati come rapina e adulterio, esprimono preoccupazioni soprattutto sui social media. Chi commette apostasia, lasciando l’islam, rischia la pena di morte. Criticare o disprezzare l’islam sarà punibile con la morte o con 30 anni di carcere e 40 frustate.  In Brunei, il 30% della popolazione è composto da minoranze non islamiche. I cristiani delle diverse confessioni sono, nel complesso, circa il 13%. La Chiesa cattolica nel piccolo sultanato ha un Vicariato apostolico con tre chiese parrocchiali, tre preti e nel complesso 20 mila cattolici.

 (RadioVaticana)



Dagli elmi dei Montoni Bianchi alle scimitarre dei sultani ottomani. Si apre la mostra 'Islam' dedicata alle armi e alle armature orientali del museo Stibbert di Firenze. L'esposizione resterà aperta al pubblico fino al 9 novembre (Repubblica)